sabato 19 ottobre 2024

Cavallino bianco - Novara

  Vicolo Arco, 2a - Tel. 0321 393908

Novara è un po' una Milano in sedicesimi e, come nella capitale morale, è facilissimo mangiare cibo internazionale, ma meno facile mangiare piatti tradizionali.
Per questo provvidenziale è il Cavallino Bianco che, secondo la leggenda, ha ospitato Radetsky quasi due secoli fa e proprio al baffuto generale, che tanti lutti ha portato alla città, ha dedicato il suo piatto più famoso, gli gnocchi alla Radetsky. Se si riesce a resistere alla curiosità, il menu ha tante proposte più intriganti. La paniscia purtroppo è in menu solo in occasioni speciali, ma ad esempio l'antipasto novarese ha le eccellenze locali in qualità notevole, da salame d'la duja e la fedeghina, al gorgonzola e una giardiniera da urlo. Locale antico e accogliente, senza fronzoli, musica di sottofondo molto piacevole, vino della casa buono, servizio cordiale e conto, per la zona, molto moderato.

lunedì 11 marzo 2024

Al grottino

 via Orvieto, 6 - Tel . 06 7024440

Pizzeria storia di quartiere, ha nutrito generazioni di clienti della zona San Giovanni. Situata in un grande seminterrato  un po' labirintico davanti al mercato di via Orvieto (parcheggio problematico), si è  aggiornata ai tempi correnti, dando una ritoccata al menu e soprattutto ai prezzi. Così insieme al supplì sbagliato (con i tonnarelli al posto del riso), il nasi goreng e una lista di dolci degli Stati Uniti, si trova la margherita a 7,50 euro fino agli 11/12 euro delle più elaborate. La pizza è effettivamente "nè alta nè bassa", come da claim, impasto e ingredienti sono buoni. Con le bevande adeguate al resto del menu, il conto raggiunge o supera i 20 euro a testa.

lunedì 12 febbraio 2024

Agriturismo Zucchegni - Castelnuovo di Farfa

via Roma ovest 34 - Tel. 333 8758728

L'indirizzo è controverso, secondo google è Unnamed road, navigatore indispensabile.
C'è bisogno di un appetito eccezionale per mangiare in questo agriturismo. Ve ne accorgerete quando la pizza margherita che avete visto sugli altri tavoli pensando che facesse parte di un menu a part,  vi arriverà invece come ennesima portata dell'antipasto. A quel punto avrete già mangiato salumi e formaggi, ricotta fresca, fagioli con le cotiche, verdure grigliate e in pastella, bruschette con pancetta. E resteranno (solo!) un primo, da scegliere tra i due del giorno, una grigliata di carne, crostate miste, caffè e amaro. Il tutto in porzioni molto abbondanti, con qualità che vanno dall'abbastanza buono all'ottimo. Il vino rosso è purtroppo servito a temperatura frigo. Il prezzo del menu completo è 28 euro. Ambiente rustico con tavoloni, con varie sale con livelli diversi di luminosità e accoglienza e spazio esterno per l'estate. La fase post-pranzo va curata con attenzione. A pochi chilometri dall'abbazia di Farfa, che chiude strategicamente a ora di pranzo favorendo così l'indotto della ristorazione, è facile scoprire l'agriturismo a seguito di una visita. Se la fase post-pranzo e digestiva andrà bene è altrettanto facile che vi troviate a cercare altre attrazioni nei dintorni per ritornarci.

mercoledì 24 gennaio 2024

Garden ristò

Via appia antica, 172 

Già dal nome si capisce che un punto forte è il dehors nella bella stagione e un altro è la posizione, sull'appia antica a pochi metri dalla tomba di Cecilia Metella e da tratti originali dell'antico selciato romano. Per chi come noi ci è arrivato in una fredda serata invernale, restano l'ambiente caldo e accogliente, l'estrema gentilezza del personale e una cucina corretta anche se non memorabile. Nel menu per antipasti e primi ci sono delle proposte tendenti al creativo, sui secondi prevalgono le ricette semplici di pesce. Il menu varia per stagionalità ed estro dello chef. I ravioli prosciutto e fichi erano interessanti, i tonnarelli alla zucca un po' blandi. Carta dei vini ampia, bottiglie a partire dai 20 euro. Conto non meno di una quarantina di euro.

mercoledì 19 luglio 2023

Franz Burger

 via La Spezia, 127    Tel. 06 7011695
A Roma le hamburgerie sono diventate quello che quelli bravi in economia chiamano mercato maturo: le nuove aperture sono calate, sopravvivono - forse - solo i migliori. Franz burger può sicuramente essere annoverato in questa categoria. Situato in una zona trafficata, ma non proprio da passeggio o rinomata per la ristorazione, ha due sale con vista sulla strada, non troppo grandi e con tavoli poco distanziati, tutto sommato una situazione adeguata per tipo di pasto che si va a effettuare.
Il menù è di tipo “componibile”, si può scegliere il tipo di pane, il tipo di carne e la ricetta tra una decina molto classiche. La domanda sul tipo di cottura richiesta è fortunatamente immancabile.  Nel menu anche tartare e insalate. Da bere le consuete ed esose birre artigianali. Carne, pane e preparazione sono di ottima fattura.Il conto si mantiene sotto i 20 euro.

Bacon cheeseburger, aperto per la foto


lunedì 10 luglio 2023

La Navicula - Gallipoli

 Via Incrociata 24

È probabilmente il ristorante più consigliato di Gallipoli da albergatori e residenti. E ha una storia particolare, è nato come tavola calda e con il tempo ha guadagnato piatti di ceramica, posate di metallo e menù alla carta. Mantenendo la sua atmosfera a conduzione familiare, in cui il parente più importante è di gran lunga il proprietario del peschereccio che fornisce la materia prima. E così, in una via abbastanza appartata nel centro storico, è indicato per una cena piacevole e a buon mercato: antipasti sotto i 10 euro, primi e secondi sotto i 12 euro. Eccezionali i crudi, la cottura penalizza un po' gli altri piatti. Un punto a favore per il vino della casa, che abbassa il conto ed è raro da trovare in città. 

Gamberi rossi crudi


lunedì 3 luglio 2023

Charly's saucière

 Via di S. Giovanni in Laterano, 270 - Tel. 06 70495666

Charly non c'è più e neanche Stefano, il suo socio italiano, la cui famiglia porta avanti il ristorante oggi. A dire il vero non c'è nessun francese nello staff, ma la Francia è onnipresente nei classici del menù, dal foie gras alle ostriche, dalle escargots alla fondue bourguignonne, fino agli scenografici piatti preparati al tavolo, la tartare e le crepes suzettes. Inoltre dalla Svizzera, eredità di Charly, fonduta al formaggio e il rösti.
Per assaggiare tutto bisognerebbe tornare più volte, anche per verificare se i piatti reggono il confronto con quelli assaggiati in Francia (per la nostra esperienza, risposta affermativa). Le porzioni sono piuttosto contenute. L'arredamento non deve essere cambiato dagli anni Settanta,  quando ad esempio dei vip si incorniciava la dedica autografa e non il selfie. Una menzione speciale al pavimento un po' incongruo. Servizio attento e cordiale. Certo il conto è notevole: se si ordina con molta attenzione si può restare tra i 60 e 70 euro a testa,  mentre ordinare a piacere senza pensare al prezzo, come sembrano fare i molti habitué, deve essere un'esperienza eccezionale.