M. Danezi, Fira, Santorini
Il turismo a Santorini è cosa estremamente presa sul serio e nei ristoranti si troverà quindi un'offerta standardizzata. Dappertutto troverete i piatti tipici dell'isola, fava e tomatokeftedes (o fried tomato balls, nella inevitabile traduzione inglese), assieme a quelli nazionali greci, moussaka, saganaki, insalata greca, a piatti di carne arrosto e piatti di pesce, questi ultimi in genere non entusiasmanti (d'altra parte per servire pesce locale a tutti i turisti presenti occorrerebbero molte più barche e pescatori di quelli che ci sono di fatto).
Ovunque un economico vino della casa (in media 6 euro il mezzo litro) e carissime bottiglie di vino dell'isola (assyrtiko e vinsanto in particolare), in terrazze e con camerieri dai modi esageratamente amichevoli.
Inoltre la vista sulla caldera fa raddoppiare i prezzi, specie delle bevande e la vista sul tramonto la fa triplicare.
In una situazione simile si può ben dire che un posto vale l'altro.
Se consigliamo Elia è perché il moussaka ci è sembrato più fresco e le tomatokeftedes più leggere e profumate della media. Inoltre ha varie terrazze spaziose ed è in un punto all'ingresso del centro storico appena lasciata la trafficatissima strada principale.
Antipasti sui 6 euro, piatti da 10 in su.
Il turismo a Santorini è cosa estremamente presa sul serio e nei ristoranti si troverà quindi un'offerta standardizzata. Dappertutto troverete i piatti tipici dell'isola, fava e tomatokeftedes (o fried tomato balls, nella inevitabile traduzione inglese), assieme a quelli nazionali greci, moussaka, saganaki, insalata greca, a piatti di carne arrosto e piatti di pesce, questi ultimi in genere non entusiasmanti (d'altra parte per servire pesce locale a tutti i turisti presenti occorrerebbero molte più barche e pescatori di quelli che ci sono di fatto).
Ovunque un economico vino della casa (in media 6 euro il mezzo litro) e carissime bottiglie di vino dell'isola (assyrtiko e vinsanto in particolare), in terrazze e con camerieri dai modi esageratamente amichevoli.
Inoltre la vista sulla caldera fa raddoppiare i prezzi, specie delle bevande e la vista sul tramonto la fa triplicare.
In una situazione simile si può ben dire che un posto vale l'altro.
Se consigliamo Elia è perché il moussaka ci è sembrato più fresco e le tomatokeftedes più leggere e profumate della media. Inoltre ha varie terrazze spaziose ed è in un punto all'ingresso del centro storico appena lasciata la trafficatissima strada principale.
Fava (crema di fave) |
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