giovedì 30 ottobre 2014

Gelateria del Pigneto

Via Pesaro, 11 
Uno dei primi risultati prodotti dalla gentrificazione del Pigneto, la Gelateria del Pigneto si trova in uno dei posti più tranquilli del quartiere, in questo periodo un po' burrascoso.
Di origine e ispirazione siciliana, produce anche in proprio granite e brioche, anche se queste ultime gli vengono senza la tipica cupola. I gusti con ingredienti siciliani o comunque mediterranei sono il punto forte: cannella, liquirizia, mandorla, pistacchio e cioccolato, anche nella versione al peperoncino. Prezzi in linea con le gelaterie alla moda della città: cono piccolo/medio/grande rispettivamente a 2/3/4 euro.

Nel 2016 la gelateria e il suo proprietario Filippo Ruggieri sono diventati il simbolo, anche mediatico, della lotta allo spaccio condotta mediante la militarizzazione del quartiere. Ciò può comportare spiacevoli effetti collaterali, come, se si chiede una coppetta media al pistacchio, sentirsi rispondere che non costa i normali 3 euro ma è venduta a peso, per una presunta particolarità del pistacchio.

martedì 14 ottobre 2014

Tre rossi del lazio


La reputazione del vino laziale è quella che è. Adriano Aiello su Dissapore lo ha scritto in maniera brillante come di consueto.

Roma è la città del vino. Un momento che argomento: la capitale è tutto un susseguirsi di eventi dedicati a Bacco, oltre a essere ricchissima di enoteche, trattorie e ristoranti dove bere molto bene non è affatto difficile. Ma Roma è anche funestata da una produzione locale, o meglio regionale, generalmente mediocre e senza direzione.
Non sorprendentevi allora che l’uscita delle guide di settore riporteranno la solita comprensibile messa sulla situazione straziante del vino laziale.

Non è stato sempre così, anche se il Lazio mai è stato e mai sarà il Piemonte. Due sono le correnti di pensiero per raccontare questa crisi qualitativa:
Il pensiero tecnico secondo il quale la regione, nonostante sia patria di storie e piantagioni vinicole millenarie, non sia particolarmente votata al vino di grande qualità. Probabile ma sicuramente ci sarebbe spazio per dare vita a maggiori prodotti medi che si integrino meglio con il territorio e accolgano l’esigenza di pasteggiare con un bel bicchiere. Vini gastronomici e schietti ma più centrati insomma, senza difetti e discontinuità evidenti tra le denominazioni.
Il pensiero culturale secondo il quale Roma rimane piazza di saperi antichi e rustici, dove orpelli e fronzoli non attecchiscono. È un pensiero retorico che vede nella ricerca di un buon vino da abbinare alle tante proposte gastronomiche della regione una posa spocchiosa; un attentato a quella poesia romantica fatta di tavolate ai castelli, salumi, porchetta e vinello facile e sincero.
L’idea è suggestiva ma tace alcuni fatti: tipo che una dominazione storica come Frascati non produce vini di rilievo dal referendum su monarchia o repubblica. E che lo sfuso delle trattorie romane è spesso al limite dell’imbevibile, oltre a essere servito a temperature spesso criminali.
Nel marasma spicca comunque il nome di qualche cantina che fa le cose per bene: chi rischia, chi interpreta bene i gusti degli autoctoni, chi ci mette l’anima e chi ha il passo del visionario.

 Il testo completo e l'elenco dei loro 9 vini consigliati è qui .

L'elenco garantito da me è invece il seguente:

- Velletri rosso riserva Terre dei Volsci (detto anche collo storto) sui 7 euro anche al supermercato

- Hernicus Coletti Conti sugli 8 euro

- Mater matuta Casale del Giglio sui 25 euro

giovedì 9 ottobre 2014

Sant'Andrea - Salerno

Piazza Sedile del Campo, 13

Piazza Sedile di Campo è sicuramente il centro dello street food di Salerno.Quasi  in ogni porta è possibile comprare couppi, pizza, panini con milza o kebab. Sant'Andrea permette la stessa esperienza gastronomica ma comodamente seduti a un tavolo con tovaglia e posate. Il cuoppo fritto a 6 euro, pizze da 4 a 9, antipasti 6 euro, molto popolare è l'impepata di cozze prima della pizza, primi e secondi al massimo 10 euro. Anche la voce del coperto é compensata da una spontanea offerta di bruschettine. Peccato che l'impasto della pizza sia pesante, mentre  i condimenti sono molto buoni, e che nel cuoppo, pur abbondante, i vari pesci avevano un uniforme sapore di fritto.
Se invece la comodità non è prioritaria, è meglio andare da O' cuopp e o' vin.
Qui ci sono solo tavoli in posizione precaria nella piazza, uno stuzzicadenti e il cuoppo é molto più piccolo della norma, ma che meraviglia. Rinunciate pure alle alici e scegliete gamberi e calamari, frittura leggera e breve, pesce freschissimo, del resto esposto a vista. Bottiglie di vino bianco o prosecco a 5 euro,  bicchiere (di carta) a 2 euro .Possibilità di integrare con altri banchi di street food -si usa- o naturalmente  di fare il bis se la porzione non vi é bastata.

mercoledì 1 ottobre 2014

Il fantello - Monza

Via Mapelli 7
A pochi chilometri da Milano, una trattoria tradizionale che in città, se ci fosse, costerebbe il doppio. Antipasti a buffet (grandissima scelta, menzione per il formaggio sott'olio) 5 euro, primi 5 euro, secondi 7, piatti unici speciali (risotto con ossobuco, bollito misto) a 11, cucinati in maniera onesta e "familiare". Si trova a pochi metri dal duomo, comprende anche un albergo a una stella (non provato), in una sala grande che deve aver dato il meglio di sè negli anni 50, così come i gestori (per chi scrive questo aggiunge ulteriore fascino, ma chi si aspetta un ambiente "in" potrebbe rimanere deluso). All'ingresso c'è un cartello con menu speciali offerti in determinati giorni, ma di fronte alla varietà e all'economicità della carta, non viene da chiederli.

lunedì 22 settembre 2014

Gelateria Fassi

  La gelateria Fassi a Roma, con più cento anni di attività, è conosciuta praticamente da tutti i romani,  ma è stranamente poco o nulla menzionata in quel (corto)circuito gastronomico di soliti nomi che si vede on line.
 Eppure la sua particolarità si nota già da aspetto e posizione del locale: nel quartiere esquilino e circondato da esercizi cinesi, è un palazzo di inizio 900 con una sala enorme e soffitti alti.
All'interno, assieme a marmi e macchinari d'epoca, sulle pareti si possono trovare alcuni particolari che ce la fanno amare: il confronto con i prezzi in lire, praticamente immutati,  le promozioni invernali, la documentazione di alcuni fatti storici: il sequestro per la fornitura per gli alleati durante l'occupazione americana, il rifiuto di diventare convertirsi completamente in stabilimento industriale, per diventare quella che è stata poi l'Algida.

Il gelato è disponibile in una cinquantina di gusti, tutti tradizionali, suddivisi in creme o frutta. Nonostante la produzione sia in quantità molto alte, la qualità è ottima: tra i gusti, svetta il marron glacé.
I prezzi sono molto convenienti: 1,60/2/3 euro per il cono piccolo/medio/grande.
Molto curioso il bancone che contiene versioni artigianali dei gelati industriali (biscotto, stecco).I più famosi sono i sampietrini, cubetti di gelato di vari gusti ricoperti da un sottile strato di cioccolato (vi ricorda un gelato industriale che si vende al cinema ?),  nella confezione regalo simil-cioccolatini a 6 euro per 12 pezzi.

lunedì 15 settembre 2014

The Pier - Lairg

  The pier è situato appunto su un piccolo lago con un molo, in una cittadina, Lairg, dove è facile passare se si è sulla strada tra Inverness
  e l'estremo nord. Aperto a pranzo, mentre la sera solo il venerdì e il sabato, è basato su prodotti biologici e del territorio. Sul menu sono elencati tutti i fornitori. La sala è tranquilla, il servizio è informale ed efficiente.
  I piatti puntano più sulla qualità e freschezza degli ingredienti che sulle preparazioni. Un po' di fantasia in più non guasterebbe. Il ploughman's lunch (pranzo del contadino) era ottimo. Antipasti sulle 6 sterline, piatti principali dai 9 di hamburger home made ai 19 della sirloin steak, dessert intorno alle 5 sterline.

Ploughman's lunch

giovedì 11 settembre 2014

Seaforth Inn - Ullapool

Quay Street, Ullapool

  Ullapool è un popoloso (per le highlands) porto di pesca e di traghetti. The Seaforth Inn è impossibile da mancare perché enorme e al perfetto centro della cittadina, dove la via principale si stacca dal porto. Nelle sue sale su due piani, più vivace il pub al piano terra, giusto un po' più luminoso di un normale pub, serve "popular food", come dicono gli scozzesi: cibo di prezzo e qualità medi servito velocemente in un ambiente caldo e vivace (se non troppo affollato), che aiuta a superare i rigori delle sere scozzesi (anche in estate). Crostacei e frutti di mare la fanno da padrone, anche se il menu è grandissimo e quindi non mancano  hamburger o fish and chips.
I piatti principali vanno da 10 sterline in su.
Per il piatto reale di pesce per due da 80 sterline occorrerebbe forse un'atmosfera più tranquilla.
Ci si rivolge al bancone per le bevande e anche per l'estesissima scelta di whisky adatta al fine pasto.


King, crab, un chilo di cozze, sei ostriche


domenica 7 settembre 2014

Tigh an eilean - Shieldaig


  A Shieldaig, in una meravigliosa baia delle higlands nord-occidentali, le opzioni per cenare non sono tantissime.
  Il Coastal Kitchen, annesso all'hotel tigh an eilean (casa delle isole) è come si usa pub al piano terra (se ordinerete birra proverrà da lì) e ristorante al primo piano, con terrazzo per le belle serate (ma attenzione ai midges).
  La cucina offre il pescato della zona: la pesca di aragosta e frutti di mare è molto diffusa e il salmone (eccezionale) proviene dall'affumicatoio del villaggio.
Fisherman plate
  La carta di vini offre in piccolo ventaglio di vini di tutto il mondo, a prezzi che partono da 15 sterline per la bottiglia, quindi non troppo costosi per la zona
Panorama dalla terrazza
  Il fisherman plate (18 sterline) permette di assaggiare un po' tutto. Altrimenti i piatti di pesce sono intorno ai 15 euro. Per chi ha nostalgia di casa o antipatia verso il pesce, la pizza ha un discreto aspetto.

mercoledì 3 settembre 2014

Alfredo - Salina

Lingua (Salina) , Via Marina Garibaldi    tel 090 9843307 

Dotato di una fama strepitosa, probabilmente alimentata anche da albergatori e barcaioli, i suoi tavoli sono gremiti a tutte le ore del giorno per le granite, diverse dalle granite che si trovano normalmente in sicilia perché più cremose, con meno ghiaccio e maggior contenuto di frutta (da segnalare quelle al pistacchio, fichi e gelsi) al prezzo di 2,60 euro più uno strano 15% di servizio al tavolo (l'alternativa è di ordinare al banco con bicchiere di plastica).
Le brioche sono invece piuttosto stagionate.
L'altra istituzione è il pane cunzato, una grande fetta di focaccia, ricoperta di variazioni varie degli ingredienti eoliani (pomodoro, capperi, cipolla, acciughe). I prezzi vanno da 9 per la versione caprese a 13 per quelle più elaborate, in particolare la "salina" con scenografica montagna di ricotta al forno. A meno che non si abbia moltissima fame è consigliabile ordinare la mezza porzione.
Il servizio è a due facce: la maggior parte del tempo si perde ad attirare l'attenzione dei camerieri. Una volta ordinato, il piatto arriva piuttosto velocemente.

venerdì 29 agosto 2014

'O sole 'e napule

Via Aosta, 21  - Tel 06/7022794

'O sole 'e napule permette, se non si può andare fino a Napoli, di mangiare una pizza in stile napoletano  e (quasi) con i prezzi di Napoli.
 Il primo indirizzo in via Olevano Romano è stato doppiato dalla nuova sede in via Aosta, vicino a Piazza Re di Roma..
Arredamento pratico, TV fortunatamente silenziata, tavoli molto ravvicinati, servizio cortese.
L'impasto della pizza è di tipo napoletano e non fa rimpiangere le  pizze di Napoli.
Per antipasto abbiamo preso dei fritti (fritto misto e angioletti): economici e abbondanti, ma su questi la distanza Roma-Napoli si è sentita.

martedì 26 agosto 2014

Restaurant Sissi - Merano


 Via G. Galilei 44 –  Merano (BZ) - Tel. 0473 231062

In una posizione centrale ma tranquilla, vicino al castello Principesco, il ristorante di Andrea Fenoglio, con una stella Michelin all'attivo, è sicuramente una tappa importante per chi si trova a Merano.
Ambiente elegantissimo nella sua semplicità retrò, personale efficiente e chef , con vistose scarpe da ginnastica, molto (troppo?) affabile e sempre molto presente ai tavoli.
Ho preso un menù degustazione "Ottopiatti" (90 euro) accompagnato da un Gewürztraminer delle cantine di Merano.
Il pane è sorprendentemente di un solo tipo.
Gli amuse bouche sono eccellenti: Pizza liquida e il finto uovo, in realtà Peperone in Bagna Cauda.
Due divertissement in cui il gusto inganna apposta la vista.
Pizza liquida
Sembra un uovo, ma è peperone in bagna cauda
Il "Filetto di Sgombro affumicato adesso con Mele e Zenzero" si avvale della trovata molto scenografica del bicchiere rovesciato che libera il fumo una volta arrivato al tavolo..

Segue il Crostone con  fegato grasso,  aringa, aria di anguilla affumicata, mela caramellata e  croccante ai pinoli: forse il piatto migliore della serata, una serie di sapori differenti che si sposano benissimo tra loro.
Il "Baccalà baccalà baccalà" è appunto preparato in tre modi diversi: brandade, fritto e crema al pesto di pomodoro
, eccellente quest'ultima.
Baccalà baccalà baccalà
La Crema di ceci, gamberi rossi di Sicilia e croccante di mare
 comincia a spostare la cena verso gusti più strutturati.
Crema di ceci, gamberi rossi di Sicilia e croccante di mare
I finferli, uovo nell'uovo, zucchine e tartufi neri
 sono un piatto storico dello chef: l'uovo nell'uovo è impeccabile in preparazione e consistenza.
Finferli, uovo nell'uovo, zucchine e tartufi neri

Gli gnocchi di patate con tartufo nero, ostia di parmigiano
, sono corretti ma un po' al di sotto delle aspettative, così pure il  cappello del prete, con salsa al tartufo nero e sedano rapa in tempura.

Dopo il pre-dessert con lo strudel dissociato (e di nuovo come finto uovo), arriva l'ottima conclusione con il dessert: 
limoni vaniglia e gelato di ricotta di  capra con un filo d'olio

.

Una cena all'altezza delle aspettative, anche se i piatti-provocazione si fanno ricordare più di quelli con impostazione tradizionale. Il conto è proporzionato alla qualità: discutibili le cifre di acqua e coperto e l'offerta un po' ambigua dell'aperitivo a inizio pasto.

mercoledì 20 agosto 2014

Forsterbräu - Bolzano e Merano

Freiheitsstraße (Corso della Libertà), 90  - Merano  Tel.  0473 236 535
Goethe Straße, 6 - Bolzano - Tel. 0471 977 243

Se da Andrea Fenoglio ci andrete un'altra sera, potreste aver voglia di provare la cucina tirolese.
In questo caso le due birrerie Forst sono una scelta che semplifica di molto la ricerca di un posto: grandi, popolari, spaziose, specie se sono aperti i bier garden, con un menu molto esteso che comprende tutti i classici tirolesi. L'atmosfera, specie all'esterno, è garantita, mentre all'interno il servizio è un po' ingessato (o elegante, a seconda dei punti di vista). I prezzi non sono proprio a buon mercato. Quanto alla qualità, sembra che sia stata leggermente sacrificata all'efficienza e alla possibilità di servire un numero altissimo di coperti. Birra, naturalmente, Forst, più qualche vino al bicchiere.
Piatto Forst
A Merano ho preso il "piatto Forst":  stinco,salsiccia, costine, canederlo, crauti e salse, vario e bello a vedersi, ma non altrettanto quanto a sapori (18 euro).
A Bolzano, un tagliere di salumi e formaggio e gli schlutzkrapfen, corretti ma non entusiasmanti (entrambi sui 9-10 euro).

A Bolzano, dove apparentemente, almeno in centro, la cucina italiana sembra più diffusa, c'è un'alternativa più economica e alla mano (solo a pranzo):  Bastzenhausl, in Hoferstrasse, 30.

lunedì 14 luglio 2014

il borghetto - Tivoli

Mettiamo che vi troviate a Tivoli in gita paesaggistica, a visitare villa d'Este o villa Gregoriana. Mettiamo che non abbiate nessun indirizzo gastronomico da visitare, e quello che volete è solo mangiare salvando il portafogli ed evitare le trappole per turisti.
E soprattutto, mettiamo che abbiate parecchia fame.
Se si verificano tutte queste condizioni, il borghetto e il suo menu arrosticini a volontà potrebbero fare per voi.
Arredamento non entusiasmante, con tv accesa, menu alla carta di cucina soprattutto abruzzese e prezzi meno convenienti.
Il menu arrosticini a
14 euro comprende 3 pezzi di pizza fritta (con lardo, prosciutto e mortadella), 3 bruschette, una ventina di arrosticini (con successiva proposta del bis), peperonata e verdure grigliate. Vino della casa un Montepulciano accettabile.
Porzione maxi di arrosticini in pratica brocca salvacalore
In alternativa, ecco qualche altro indirizzo.
Per i gelati consigliabile la gelateria Pinocchio in via Palatina, 33.
Si presentava bene ed era molto frequentato anche l'ape 50 in via Ponte Gregoriano.
Non fa più cucina invece lo storico "bar dei carabinieri" vicino a Rocca Pia.

giovedì 26 giugno 2014

Il becco della civetta - Castelmezzano

Vico Primo Maglietta, 7,  Castelmezzano PZ  Tel. 0971 986249

Se vi fermate a mangiare a Castelmezzano, meraviglioso paesino nelle piccole dolomiti lucane, è facile che finiate al becco della civetta, unico ristorante dagli orari attendibili.


Per trovarlo, dalla piazza principale basta prendere la strada a sinistra della chiesa e camminare per pochi passi.
 La sera che siamo andati noi c'era anche una troupe cinematografica: quella de "la grande seduzione".

Se non vi lasciate scoraggiare dall'arredamento tipico da grande sala da pranzo di albergo tre stelle e dalle esternazioni dell'eccentrico proprietario, troverete una cucina interessante basata su una rivisitazione dei prodotti del territorio e della tradizione  locale. Ad esempio strascinati con pomodori cruschi e cacio ricotta, caciocavallo podolico, agnello delle Dolomiti lucane alle erbe.

Conto sui 30/40 euro.


Semifreddo di ricotta e scaglie di cioccolata

Dopocena a Castelmezzano

sabato 21 giugno 2014

Celler sa premsa - Palma di Maiorca

Plaça del Bisbe Berenguer Palou, 8, Palma

Uno di quei posti meravigliosi che in Italia non si trovano, mentre in Spagna ce n'è almeno uno in ogni città.
Aperto da 50 anni, spazioso, con soffitti alti e arredamento rustico (grosse botti e manifesti di corride  anneriti dal tempo), camerieri attempati, servizio veloce, menu di cucina tradizionale maiorchina esteso e a buon mercato.
Maiorca è un isola non piccola e quindi rivolta tradizionalmente più al proprio entroterra che al mare, di conseguenza la cucina è tipicamente di terra: i piatti di mare sono pochi e molto pesce viene fatto arrivare dall'Atlantico per accontentare il fabbisogno dei turisti.
Nel menu non manca nessuna specialità tradizionale: frit mallorquì, llom amb col, sobrasada, sopa  mallorquina, tumbet, pa amb oli,  quasi niente supera i 10 euro. Le porzioni sono più grandi di una tapa: per assaggiare tutto dovrete essere in tanti.
Vi de la casa e alcuni Rioja decisamente a buon mercato.
Interno del Celler sa premsa

Dal basso, in senso orario: frit mallorquì, tumbet, mejillones rellenos

Come si usa da quelle parti, il pane e le olive che arrivano appena seduti non sono offerti,ma li ritroverete nel conto, che comunque resta modico.

venerdì 30 maggio 2014

Romanesco

Romanesco è una manifestazione itinerante in cui venti ristoranti di Roma e dintorni propongono, fino al 20 giugno, una serata con un menu degustazione in cui i classici della cucina romanesca sono proposti in maniera tradizionale o rielaborati in maniera creativa. Ogni chef presenta  un piatto in particolare creato per l'occasione.
Inoltre in questa edizione saranno valorizzati in particolare cinque prodotti tipici del territorio: l'Abbacchio Romano IGP, il Pecorino Romano DOP, la Ricotta Romana DOP, le Olive da Mensa e l’Olio Extravergine di Oliva Dop Sabina.
Il programma completo delle serate si trova su http://www.romanesco.roma.it/

Agnello cotto a bassa temperatura in crosta di erbe
con scalogni caramellati al vino rosso e pesto di olive nere

Il tris di antipasti, tradizionale alla vista ma sorprendente al sapore

Lo chef Andrea Stagnetta prepara il semifreddo allo zabaione
La prima serata si è svolta ieri al Focolare in via G. Rossetti, 42. Lo storico (aperto nel 1944) ristorante di Monteverde Vecchio, specializzato in cucina di pesce, ha per questa serata proposto un convincente menu di piatti romaneschi rielaborati dallo chef Andrea Stagnetta, in particolare i tonnarelli alla gricia con fave, l'agnello cotto a bassa temperatura in crosta di erbe con scalogni caramellati e pesto di olive nere e una variazione estiva del loro famoso zabaione caldo con fragoline: il semifreddo allo zabaione.

mercoledì 28 maggio 2014

Marzapane

Via Velletri, 39 - Tel. 0664781692

Aperto da circa un anno ed elogiato da alcuni fino alle soglie dell'elegiaco o dell'incredibile, a seconda dei punti di vista. Abbiamo quindi deciso di andarci a dare un'occhiata.
A cena ci sono due menu degustazione da 35 o 55 e, dicono gli agiografi, una lista d'attesa lunga mesi.
A pranzo il menu varia settimanalmente. Oltre a una proposta di piatti da colazione di lavoro, tra cui una celebrata carbonara, ci sono due piccoli menu degustazione, di terra da 20 euro e di mare da 25.
Di lunedì a pranzo, prenotazione senza problemi e durante il nostro pranzo qualcuno è arrivato senza prenotare.
Arredamento neobistrot e servizio informale, nello stile nato a Parigi e che ha invaso Roma.
Estesa e variata la carta dei vini.
Abbiamo scelto due menu di pesce, con 4 portate, che abbiamo accompagnato con un Etna Bianco Cottanera.

Battuta di Gambero Rosso, burrata, crema di melanzane affumicate, confettura di pomodoro con senape e brut ma bon al pistacchio: poco più di un bocconcino, ma ogni combinazione degli ingredienti è ben riuscita.
Linguine con cedro, polvere di camomilla e vongole veraci: variazione semplice ma efficace degli spaghetti alle vongole.
Capasanta con aglio dolce, fagiolini,pomodoro confit e guanciale: ben riuscito il contrasto tra la delicatezza del pesce e la sapidità del guanciale.
Crumble alla cannella, crema al limone, gelèe di clementine e meringa bruciata: recipiente che lascia perplessi, ma un dolce semplice e ben riuscito.
Con il caffè, omaggio di biscottini al cacao.



Insomma, se si riescono a ignorare le aspettative schiaccianti, si trova una cucina interessante e dal buon rapporto qualità-prezzo.

mercoledì 19 marzo 2014

Elegance Cafè

Via Veneto, 93 - tel. 0642016745

Via Veneto è una zona che non corrisponde alle aspettative di molti. I fasti di Flaiano e Fellini sono irrimediabilmente passati e l'aspetto della via è quello di una strada grande e trafficata di auto mentre i passanti sono molto pochi. I locali sono orientati principalmente ai turisti e ciò ha grandi ripercussioni sui prezzi.

Se questa premessa non vi spaventa, l'Elegance Cafè è una delle opzioni migliori. Aperto tutto il giorno, il suo punto forte sono i cocktail (nella foto un french '75) e la musica dal vivo. Si può anche mangiare, la sera alla carta, a pranzo a buffet. Prezzi e qualità sono, tenuto conto della posizione, altamente concorrenziali.

Crediti: foto: Secondo Me

martedì 11 marzo 2014

Farinè

Via degli Aurunci, 6/8  - tel  064451162

In principio era il fuzzy bar, con una grande scelta di vini, birre e distillati. Poi, variando il cibo in abbinamento, hanno cominciato a maneggiare il lievito madre. E da qui è nata l'idea di trasformare il locale in un posto dove innanzitutto si mangia la pizza. Che può essere scelta in pochi tipi (entrano in una pagina di menu, più uno speciale che varia settimanalmente) e in tre dimensioni (20, 30 e 40 centimetri di diametro), già tagliate a spicchi, il che permette di uscire dalla scelta obbligata tipica italiana di una pizza intera a persona.
Ma ci sono altri dettagli che permettono di mantenere basso il conto: tavoli ravvicinati, niente posate, vino della casa a 7 euro al litro, birra che parte da 2,50 al boccale,  assenza di antipasti nel menu.
La scelta di vini birre e distillati c'è ancora, ma in un menu a parte. La pizza è eccellente, in particolare la margherita. Anche la speciale della settimana, se riuscite a farvi piacere tutti gli ingredienti (ce n'è sempre almeno uno che sembra di troppo).

mercoledì 5 marzo 2014

La capinera - Taormina

via Nazionale 177 - Taormina   tel. 0942626247

La visita risale all'estate scorsa, ma ho esitato a scriverne poiché non potevo aggiungere molto di originale a quanto già si trova su questo ristorante: la terrazza rumorosa, il bagno fuori dal ristorante, la clientela internazionale dei turisti di Taormina, i piatti impeccabili ma senza sorprese, un ingrediente che ricorre per tutto il pasto, la strisciata decorativa di nero di seppia.
Eppure resta un'esperienza molto piacevole.
Abbiamo preso due menu Terra di Sapori da 90 euro più una bottiglia di etna bianco barone di villagrande 18 euro.
 I piatti che ci hanno impressionato di più sono il famoso Crudo di mare con agrumi della nostra terra sale di Mozia e olio di oliva extravergine, gli Spaghettoni con Bottarga, Limone e menta, le Braciole di Cernia (riedizione delle tradizionali di pescespada), il maialino da latte come unica portata non di pesce e la Torta di pistacchi e Gelato di pecora.
Il servizio è molto cordiale, abituato a soddisfare la richiesta di cambio di tavolo a metà cena, quando ci si sposta dal lato della terrazza che dà sulla statale 114 a quello che dà sulla ferrovia, il mare e gli ingombranti alberghi come l'Atlantis Bay.

venerdì 28 febbraio 2014

Nudo e crudo

Via Fabio Massimo, 46/48 Tel. 063204815 - 3392950589

Piccolo locale che curiosamente vuole essere sia ristorante che pub, infatti si chiama anche Gladivs Pub, con un bancone tipico dei pub,  con molte birre in bottiglia e distillati a vista, e un menu che è solo quello ristorante. A prima vista il  menu  troppo esteso (carne, pesce, primi e pizza) poteva generare qualche preoccupazione, ma alla prova dei fatti il locale si è rivelato non male e a buon mercato.
Abbiamo scelto due hamburger (la carne è di Feroci ed in effetti era ottima) del formato più piccolo (130g)  a 7 euro e una mezza bottiglia di vino (un montepulciano della casa a 5 euro).
In sostanza un discreto indirizzo in zona Prati.