sabato 30 novembre 2013

Roma nel piatto 2014

Roma nel piatto è una guida che con dieci anni di attività e per 11,90 euro fornisce un quadro piuttosto completo e attendibile della ristorazione della città.
Delle schede dei ristoranti, una pagina per ognuno, mi è piaciuto molto il raggruppamento per quartiere, l'indicazione del prezzo medio, il voto in decimi, il raffronto con l'edizione precedente, la forbice dei prezzi dei vini (il più economico e il più caro) e l'orario di chiusura della cucina.
Curiosa ma secondo me  utile solo agli appassionati del genere l'idea del paragrafo fisso sulla qualità del caffé.

Nelle descrizioni sono ricorrenti giudizi severi su piatti non perfettamente riusciti, che fa distinguere la guida da certe raccolte di panegirici che si vedono altrove, specie sul web.

L'elenco dei migliori ristoranti non riserva sorprese: il primo è la Pergola, seguito da La trota e Il pagliaccio, e a seguire tutti i grossi nomi. Ma, con piacevole sorpresa, si possono trovare anche segreti ben custoditi come le Ninfe.
Oltre alla sezione sui ristoranti, ci sono anche quella delle pizzerie e degli aperitivi e brunch (qui, piccolo appunto, il Nick Nowego Cafè che nel frattempo ha - purtroppo - chiuso).
Le altre due guide di Roma pubblicate da Pecora Nera, "Roma per il goloso" e "il mondo del piatto" sono destinate ad appassionati rispettivamente di botteghe e ristoranti etnici.

martedì 19 novembre 2013

Pizzeria Alberto dal 1968

circonvallazione ostiense, 225 - chiuso sabato e domenica
 
Potrebbe sembrare una delle tante opzioni per il pranzo che si trovano sulla circonvallazione, il locale è piccolissimo e la scelta è limitata... solo che la pizza, morbida e croccante insieme, è buonissima, e gli impiegati della zona lo sanno, tanto che a ora di pranzo il posto si può individuare dalla fila che arriva fuori. Il vulcanico proprietario, sempre di buonumore, è caratteristico nell'annunciare i minuti che mancano per la prossima teglia. Se si va verso gli orari di chiusura si rischia che sia già finito tutto. Come tipo di pizza, prendo sempre quella pomodoro e mozzarella, al limite consiglio l'ultima sfornata o quella che è rimasta. Non si vende da bere, ma due porte a fianco c'è un'enoteca che vende ogni tipo di bevanda, si può anche portare la pizza e mangiare lì, ma solo in piedi.
Per il caffè, se è ora di pranzo e non è lunedì, l'opzione migliore è il bar in via Carlo Citerni, dove il caffè viene a richiesta accompagnato da una generosa mestolata di panna appena fatta (infatti verso le 15 finisce). Anche in quel caso la qualità non è un segreto, ma la tecnica per conquistare l'accesso al bancone tra la folla, ordinare il caffè, mescolare velocemente lo zucchero e chiedere la panna è intuitiva e imitabile.