mercoledì 7 dicembre 2016

Kalapà

Via Ascoli Piceno, 17a - tel. 06 83081997
Una decina di anni fa, agli albori della scoperta del Pigneto come quartiere di movida, Kalapà era di fatto l'unico locale dove si poteva mangiare qualcosa di caldo senza sedersi al ristorante, e capitava spesso di non trovare neanche uno spuntone di tavolino dove appoggiarsi e dover mangiare in piedi o sul marciapiede fuori al locale. Oggi che un po' di sana concorrenza è arrivata nel quartiere, ci si siede molto più facilmente.
Piatto souvlaki (ma non ditelo a un greco)
Un fast food greco, nel senso che si ordina al banco da un menù e dopo una decina di minuti si va a prendere il proprio ordine. Il menu dovrebbe richiamare la cucina greca, di fatto i piatti principali sono le patate ripiene (quelle che gli americani chiamano baked potato e i turchi kumpir) guarnite con una ventina di topping (intorno ai 5 euro) e il piatto souvlaki (6,80),  con due minispiedini lontani parenti dei souvlaki  con contorno di tzatziki, patate fritte e pita (il menu dice insalata greca, ma abbiamo visto solo qualche pezzo di lattuga).
Leggermente più greca è la lista degli antipasti, mentre nei dessert lo yogurt greco, anche qui con i vari topping, la fa da padrone. Nelle bevande, onesto ricarico sulle birre,  mentre la retsina da mezzo litro (4,50) è per chi non si vuole proprio far mancare nulla dei ricordi greci. Qualità andante, opzioni vegan, stoviglie usa e getta, porzioni non troppo generose per un conto che supera difficilmente i dieci euro.

martedì 15 novembre 2016

Gallo Rosso

Via di Vigna Mangani, 13 - tel. 338 7410147

Un pezzo di campagna circondato dalla città, nascosto in una traversa di via di Pietralata. Al Gallo Rosso bisogna andarci apposta, non si trova per caso. Ma , come vi potrete accorgere dalla folla e dal rumore di una sera di fine settimana, la sua esistenza non è un gran segreto.
Acustica atroce e spazi ristretti a parte, si va lì soprattutto per le loro famose e poche specialità, organizzate e servite più o meno in tre portate. Più o meno perché se non mangiate in fretta è facile che vi arrivi la "portata" successiva. Si parte dagli arrosticini (0,70 l'uno), poi le bruschette, con almeno una decina di condimenti (1,50) e le pizze (da 4 a 6 euro). A buon mercato anche le bevande, con la birra media a 3,50 o per gruppi di rapidi bevitori, gli scenografici spillatori da tavolo.
Arrosticini ottimi, bruschette e pizze accettabili, per una cena ruspante e a buon mercato.

giovedì 20 ottobre 2016

Masne kramy - Ceske Budejovice


ulica Krajinska,13

Gulash con knedliky
Esterno 
Interno
Ceske Budejovice è una adorabile piccola città della Boemia meridionale, non troppo visitata dai turisti che preferiscono le più appariscenti Cesky Krumlov o Telc. Il ristorante più famoso della città è Masne kramy, antico mercato della carne del 15° secolo costruito a forma di basilica. Chi si aspetta un locale fumoso e pittoresco può rimanere deluso: a seguito di una alluvione di una decina di anni fa, c'è stato un restauro che ha dato una atmosfera un po' troppo linda e asettica. Come ci si può aspettare, menu illustrato in quattro lingue e servizio impersonale. La cucina boema però c'è tutta e spazio e orari sono estesi, e così c'è spazio per tutti. Birra, naturalmente Budweiser, sulle 40 corone il mezzo litro, gli antipasti non arrivano a 100 corone, i piatti principali partono dai 150 del classico gulash con knedliky, fino al maialino da latte da chiedere con sette giorni di anticipo.

lunedì 3 ottobre 2016

Leberkas Pepi - Linz

Rathausgasse 3,  Linz
Vetrina (con vapore) di Leberkas Pepi
Linz sembra compiacersi della sua tranquillità, la posizione decentrata, il  Danubio balneabile, le sue specialità gastronomiche di cui i locali giocano a rivendicare la ricetta originale. Come ogni pasticceria sostiene di avere l'originale (o la migliore) Linzertorte, così succede per il Leberkas.
Leberkas al piatto
Che è, semplificando, una sorta di budino di carne a forma di pane in cassetta, che si trova anche in altre città dell'Austria e in Germania, ma che a da Pepi trova una casa molto plausibile anche se non abbiamo esperienza per dare pareri sulla originalità. Aperto quasi 24 ore, chiude solo un paio d'ore verso l'alba, offre una decina di tipi di leberkase, da prendere in panino, più spesso, o al piatto. C'è sempre fila, ma il servizio è rapidissimo: si sceglie il tipo di leberkase, poi il tipo di panino e si paga, mentre un'altra cameriera affetta e serve da bere. Il locale è piccolo e con pochi posti a sedere, agevola la consumazione veloce o il take away. Nonostante ciò è facile che il panino al leberkase possa diventare la base di tutti i pasti che consumerete a Linz. Il panino (pagato a peso) costa intorno ai 3 euro. La birra media costa i canonici 2/2.50.

venerdì 23 settembre 2016

Gasthof Anich - Innsbruck

 Anichstraße 15, 6020 Innsbruck, Austria



A Innsbruck basta allontanarsi qualche centinaio di metri dalla Altstadt per trovare posti dove i turisti sono l'eccezione e i tirolesi la regola. La gasthof Anich non avrà il Sommergarten tanto amato dagli Innsbrucker usciti dai rigori invernali, ma viste le temperature medie della città, specialmente la sera, non  è poi un grande problema. L'interno è tipico delle locande della zona: atmosfera calda, molto legno, luci basse, birra a fiumi.
Tafelspitz
Il menu presenta le specialità tirolesi (Tirolergroszl) e austriache (Wienerschnitzel, Tafelspitz, Knodel). Porzioni e sapori sono tipici da montagna, ma piuttosto curati. Le portate principali sono intorno ai 10 euro, la birra da mezzo litro parte da 3,20 euro, i dolci intorno a 5 euro. Nella carta anche vini, cari, e schnaps per scaldarsi prima di riprendere la via di casa.
Tirolergroszl

lunedì 25 luglio 2016

Er Buchetto

Via del Viminale 2 F - Tel. 329 9652175

A noi i posti con cento e più anni di storia generalmente piacciono molto, specie se la storicità è a vista. Se avevamo un certo scetticismo nei confronti de "Er Buchetto", minuscolo locale che esiste dal 1890 tra la stazione Termini e il teatro dell'Opera, è perché abbiamo assistito a qualche scena all'uscita di turisti diciamo contrariati.
Qui si viene per mangiare porchetta, nel panino oppure a peso, ci sono altri porzioni  fredde  (gorgonzola, olive), con vino naturalmente sfuso.
Ci sono solo tre tavoli che all'occorrenza si possono anche dividere.
Nella migliore tradizione folkloristica di Roma, il servizio è un po' caustico. E bisogna essere consapevoli di quello che si ordina: il panino con (poca) porchetta costa effettivamente 3 euro, mentre la porzione di porchetta costa 3,90 all'etto. Così come (è successo a noi) il gestore ha corretto d'ufficio la richiesta di un quartino (2 euro) con due bicchieri (1,50 l'uno).
Accortezze che gli anziani avventori del quartiere, l'altra categoria di clienti, conoscono benissimo, mentre probabilmente i turisti no.
La spesa resta comunque contenuta, e in fondo si viene qui più che altro per fare un piacevole tuffo nel passato. Chi dice però che la porchetta è speciale probabilmente si è fatto influenzare dall'atmosfera.

giovedì 14 luglio 2016

Taverna Elia - Fira

M. Danezi, Fira, Santorini
Il turismo a Santorini è cosa estremamente presa sul serio e nei ristoranti si troverà quindi un'offerta standardizzata. Dappertutto troverete i piatti tipici dell'isola, fava e tomatokeftedes (o fried tomato balls, nella inevitabile traduzione inglese), assieme a quelli nazionali greci, moussaka, saganaki, insalata greca, a piatti di carne arrosto e piatti di pesce, questi ultimi in genere non entusiasmanti (d'altra parte per servire pesce locale a tutti i turisti presenti occorrerebbero molte più barche e pescatori di quelli che ci sono di fatto).
Ovunque un economico vino della casa (in media 6 euro il mezzo litro) e carissime bottiglie di vino dell'isola (assyrtiko e vinsanto in particolare), in terrazze e con camerieri dai modi esageratamente amichevoli.
Inoltre la vista sulla caldera fa raddoppiare i prezzi, specie delle bevande e la vista sul tramonto la fa triplicare.
In una situazione simile si può ben dire che un posto vale l'altro.
Se consigliamo Elia è perché  il moussaka ci è sembrato più fresco e le tomatokeftedes più leggere e profumate della media. Inoltre ha varie terrazze spaziose ed è in un punto all'ingresso del centro storico appena lasciata la trafficatissima strada principale.
Fava (crema di fave)
Antipasti sui 6 euro, piatti da 10 in su.

martedì 28 giugno 2016

Pepito's

Via degli Stradivari, 17-19 - Tel. 06 5897649
Per molti anni siamo andati da Pepito's, tipicamente parcheggiando sul ponte Testaccio, scegliendo a seconda della stagione tra i pochi tavoli all'aperto sul marciapiede, la sala interna caldissima perché vicina al forno a legna o la sala un po' claustrofobica al seminterrato, per mangiare le pizze giganti con i nomi dei personaggi di Walt Disney.
Da qualche anno è cambiata la gestione e sono entrate nel lungo menu le bistecche, le scamorze ai ferri e gli arrosticini. Le vecchie pizze sono però ricomparse sotto la voce "per i nostalgici", segno che i nostalgici dovevano essere tanti. Nel frattempo la famosa "Rockerduck", la più ricca di ingredienti, funghi sott'olio, salsa tartufata e una decina di altri, è arrivata a 10 euro, che con i prezzi delle bevande un po' sopra la media, alza il conto anche considerando che, salvo non abbiate fame arretrata, non prenderete antipasti.
La pizza ci è sembrata più biscottata e con il peperoncino troppo prevalente rispetto ai nostri, forse troppo affezionati, ricordi.

martedì 21 giugno 2016

Otaleg

Viale dei Colli Portuensi, 594
Tra le gelaterie della "nouvelle vague" è quella che ci ha convinto di più. Gelateria-acquario, perché prima di arrivare ai frigoriferi bisogna passare davanti al laboratorio a vista, presenta 3 banchi frigo, uno per i gusti alla frutta e due per le creme (vari cioccolati, due pistacchi, molti alla ricotta). Molti gusti innovativi, e di solito se si scelgono gusti eccentrici, ci si pente meno che altrove. Buona misura del livello di dolce e, all'occorrenza, di salato. Modalità di prezzo innovativa: un euro a pallina, indifferentemente cono o coppetta. Abbiamo assaggiato pecorino con crema di fichi, croccante totale (eccellenti) e cremino di ricotta (buono).
Se, come è facile, ci andrete apposta, vale il viaggio.

martedì 14 giugno 2016

Cristalli di zucchero

Via di Val Tellina, 114 - Tel 06 58230323
Nota pasticceria di Monteverde, appartenente a due categorie piuttosto particolari: una è quella dei locali magnificati oltremisura da un noto gruppo di blog e siti gastronomici, l'altra è quella dei posti, come si dice a Roma, "cari arrabbiati".
Con questa premessa, e specie se ci si è venuti apposta da fuori quartiere, le aspettative potrebbero essere eccessive.
 Infatti, quando siamo andati noi, per verificare se all'assaggio quella fama e quei prezzi fossero giustificati, pur in un orario di pranzo in cui eravamo predisposti  al dolce come al salato, allo spuntino come pasto completo, una parte del cervello si rifiutava di effettuare la scelta e quindi l'avallo di quei prezzi iperbolici.
Esposti con un ordine e cura quasi maniacali, si trovavano cannoli siciliani a 3,50 euro, stesso prezzo delle piccole torte monoporzione, romanella (il nome creativo si riferisce al fagotto di pasta sfoglia ripieno di crema che si trova facilmente nei bar di Roma) 2,30, macaron 1,50 l'uno, mignon a 34 euro al kg, minicroissant 1,20, mini quiche 0,70.
Scegliamo un minicroissant salato al prosciutto crudo e brie e una miniquiche pomodoro e origano. Il croissant e il prosciutto erano leggermente coriacei. La quiche formato francobollo non era male, finita in due bocconi ma poteva essere anche uno solo.

martedì 7 giugno 2016

La rondinella - Scalea

Via Vittorio Emanuele III, 22 - Tel. 0985 91360
Per chi ha seguito negli anni gli incerti e lenti progressi della ristorazione locale, è un vero piacere entrare e trovare un locale caldo e accogliente nell'arredamento e nelle luci, con musica e un servizio giovane molto curato e attento, lavagna con menu e attenzione alla cucina locale e ai prodotti a chilometro zero.
La scelta di usare solo ingredienti prodotti in casa è limitativa, sia nella varietà che nel numero dei piatti proposti, che infatti sono un tagliere di antipasti (9 euro), un paio di primi e secondi (intorno o poco sotto i 10 euro), un tagliere di formaggi (6 euro) e uno di dolci (6 euro).
Le aspettative piuttosto alte però provocano una certa delusione all'arrivo dei piatti. Il "tagliere sfizioso" come antipasto non comprende piatti realmente tipici se non i "pipi e patate" e due piccole grispelle che, come il resto dei fritti che monopolizzano il piatto,  non sembrano fatti all'istante. Per il resto, qualche pezzo di  torta rustica,  un unico pezzo di formaggio e due fette di prosciutto (non esattamente un prodotto tipico della zona) e alcune terrine con piatti di verdura, dai sapori piuttosto blandi.

Antipasto sfizioso parte 1

E parte 2
Anche il primo, un piatto di cavatelli con tartufo e crema di ricotta, non era molto incisivo, così come il tagliere dei dolci.
Alla fine il piatto migliore è risultato un semplice filetto ai ferri, richiesto fuori menu.
Il vino della casa è piuttosto buono ed economico (5 euro il mezzo litro).
Il conto è risultato piuttosto lieve, peccato che la cucina non sia al livello di ambiente e servizio.

mercoledì 1 giugno 2016

Li rioni

Via S. Quattro, 24 - Tel. 06 7045 0605


Mangiare nei dintorni del Colosseo più far sembrare al malcapitato cliente di avere a che fare con i leoni di duemila anni prima. Quasi sempre prezzi più alti della media della città,  molto spesso cibo confezionato per turisti che difficilmente ritorneranno una seconda volta
Li rioni permette di scampare, in parte, a questa esperienza. I prezzi sono in linea con la zona, non sarà la migliore pizza della vostra vita, ma i fritti sono ben fatti e e la pizza stile romana croccante non è male. Si ravvisa una certa attenzione alle materie prime. Anche quando si ordina la Moretti da 66, l'opzione più economica per la birra, arriva la versione regionale.
Arredamento ispirato agli esterni di un vicolo di Trastevere, a seconda del gusto personale può sembrare bello o un po' kitsch, ma denota una certa cura. Servizio da pizzeria ma con un occhio di riguardo per le famiglie con bambini.
Pizze da 6 a 10 euro, primi e secondi (non provati) a qualcosa in più.

mercoledì 25 maggio 2016

Salustri - Foggia

Via Tenente Iorio, 50 - Tel. 0881 580509

Cosa si fa quando l'Ambasciata Orsarese è chiusa o, più facilmente, troppo affollata? Semplice, si va da Salustri che è giusto di fronte. Salustri a sua volta è un locale di vecchia data, prima si chiamava Trilussa, tanto per rimarcare una certa continuità.
Pancotto con salsiccia
Non c'è naturalmente il menu fisso dei colli dauni, ma c'è un ricco buffet di antipasti (verdure fritte, mozzarelline, asparagi, carciofi) più bello a vedersi che all'assaggio,  (il prezzo del piatto va da 5 a 8 euro, attenzione a non caricarlo troppo o sarete puniti al momento del conto) e piatti della tradizione regionale, tra cui spicca il pancotto (con verdure 6 euro, con salsiccia 8.5) , anche questo più bello a vedersi, e pizza, buona, impasto alla napoletana (prezzi dai 4 euro della margherita fino a otto). Se si riesce a resistere al buffet, piuttosto allettante è il cestello dei fritti, 4 euro porzione singola, 7 euro quella doppia.
Vino orsarese a 7 euro al litro. Buffet anche per i dolci, piuttosto tradizionali.

lunedì 16 maggio 2016

Ambasciata Orsarese - Foggia

Via Tenente Iorio, 53 - Tel . 0881 740204
In un'epoca in cui i ristoranti sembrano fatti con lo stampino, stessi menu e stessi arredamenti ideati dagli stessi studi di architettura, è un piacere entrare in locali unici nel loro genere, perché sono il risultato negli anni delle personali idee dei vari proprietari.
A questa seconda categoria appartiene l'Ambasciata orsarese.
All'inizio, in passato,  proponeva la sostanziosa cucina di Orsara, nella parte montuosa della provincia combinata con i prodotti della fiorente agricoltura del tavoliere in un menu fisso molto abbondante, in cui almeno vino e pane erano prodotti direttamente dalla famiglia.
Con il passaggio di gestione di padre in figlio, c'è stata una curiosa ibridazione.
Dal punto di vista dell'ambientazione, una bicicletta appesa sul soffitto è comparsa in una delle due sale, in mezzo alle tovaglie damascate, ai pesanti mobili anni '50 su cui sono appoggiate vecchie bottiglie e al vecchio chitarrista, verosimilmente di famiglia, che "allieta" l'atmosfera con repertorio di musica leggera italiana.
E nel menu fisso, in cui le porzioni sono talvolta ridotte, a fianco ai piatti tradizionali sono comparsi altri di ispirazione più creativa.
Ad esempio, il giorno che siamo andati noi, un lunedì a pranzo, assieme a piatti tradizionali come il baccalà, fave e cicoria, verdure sottaceto, torcinelli e paccanelli, pancotto con salsiccia, sono arrivati parmigiana di borragine, fiore di zucca ripieno, tartufo nero con uovo di quaglia, cavatelli asparagi, finocchietto e funghi cardoncelli.
L'ordine di arrivo dei piatti, e anche l'intervallo, apparentemente casuali, in realtà sembrano dipendere da quello che c'è da servire agli altri tavoli.
Nei dolci, che quel giorno erano Babà panna e fragole, torta al cioccolato e biscotto di pasta frolla con canditi, la creatività ha evidentemente molta strada da fare. In generale i piatti tradizionali si fanno ancora preferire.
Le bevande invece sono ancora quelle di una volta: il vino orsarese senza etichetta, caffè orgogliosamente fatto con la moka, liquori fatti in casa con bottiglia lasciata sul tavolo.
Il conto è stato di 25 euro a testa, tutto compreso, per un'esperienza seppur non impeccabile, comunque interessante.
Fave e cicoria

Carciofo ripieno

Cavatelli asparagi, finocchietto e funghi cardoncelli

Tartufo nero fresco garganico con uovo di quaglia

Biscotti di pasta frolla con canditi

martedì 10 maggio 2016

Parco Statella - Randazzo

Via Montelaguardia 2/s - Tel. 0957 993314

Randazzo è zona gastronomicamente fortunata. Per accorgersene basta entrare in una macelleria (dove si vendono anche salumi e formaggi) o assaggiare i vini della zona.
Tanta ricchezza gastronomica, dovuta alla fertilità delle terre vulcaniche, si esprime anche negli agriturismi, strategicamente situati a pochi chilometri dalla cittadina sia sulle strade che portano sulla costa, sia su quelle che aggirano l'Etna.

Parco Statella si trova appena fuori Randazzo in direzione di Linguaglossa, in un bellissimo ambiente, belli sia i dintorni che la parte alberghiera del complesso. Anche la sala da pranzo è molto accogliente e curata. Il menu fisso è quello che si trova di solito negli agriturismi, con molti assaggi di antipasti, più curati di quelli che si vedono di solito, e due primi, l'ottima zuppa di porcini e gli inevitabili maccheroni con ragù di maialino dei Nebrodi, un secondo di carne alla brace, dolce, caffè e bevande. Il menu risente molto della stagionalità, specialmente per le verdure. Per carne, salumi, formaggi, si affidano alle aziende della zona. In alcuni casi, come il caffè in cialde o i cannoli mignon da pasticceria come dessert, c'è la sensazione che si potrebbe osare di più. Il conto è di 28 euro per il menu completo, 23 se si salta il secondo. Ci si alza comunque soddisfatti.



Gelatina

Ricotta fritta con confettura di fragola e granella di mandorle
Zuppa di porcini

mercoledì 4 maggio 2016

Bitch

Via Ascoli Piceno, 33
Accompagnato da un successo su tripadvisor fin troppo sorprendente, siamo andati a provare questo Bitch, sottotitolo: le zoccolette del pigneto.
Un po' fuori mano rispetto all'isola pedonale, proprio davanti alla moschea, bisogna conoscerlo e andarci apposta (ecco forse perché tripadvisor).
Vende solo palline di pizza fritta con condimento (ma qui l'inglese topping rende molto meglio l'idea) dolce o salato. Nutella e zucchero a velo (3,50 euro) oppure, per il salato, pomodoro e mozzarella, greco (tzatziki), indiano (curry), messicano (chili) o cheddar e bacon (da 4 a 4,50 euro). Altri condimenti più elaborati sono allo studio. Frigorifero con buona scelta di birre e bibite. Locale piccolo e seminterrato con arredamento shabby. Servizio al banco in stoviglie usa e getta. L'impasto in sè non è memorabile, abbiamo provato il bacon e cheddar, dove il cheddar non sembrava tale, e il classico con la nutella, senza sussulti. Non è una cena, non è neanche un aperitivo, visto che la location non regge il confronto con i tavolini all'aperto dell'isola pedonale, si può prendere in considerazione come spuntino (non veloce perché comunque c'è un po' da attendere) da improvvisa  fame, chimica e non.

venerdì 22 aprile 2016

Sapori e parole

Via Appia Nuova, 147 - Tel. 06 88652315
Bar, pasticceria, pranzo a buffet, aperitivo e ristorante, vicino a  piazza Re di Roma, ha probabilmente il suo punto forte nella posizione e nel cortiletto interno silenzioso, anche se un po' angusto, riparato dai rumori della zona e nascosto in un palazzone tipico del quartiere. L'aperitivo a buffet a 8 euro per bevanda e piattino è consigliabile solo per chi ha grossa fame perché la temperatura di servizio e i sapori non sono proprio impeccabili. Anche la sostituzione delle portate nel buffet (pizzette, verdure, affettati e poco altro) non è molto veloce. Servizio cordiale ma lentissimo.

lunedì 4 aprile 2016

Forno senza nome del ghetto

via del portico d'ottavia, 1
In realtà di nomi ne ha tanti, alcuni indicibili, dati dai molti clienti che negli anni ci sono passati, tornati o venuti apposta, anche ora che al ghetto c'è un locale gastronomico praticamente a ogni porta.
I prodotti in vendita sono pochi: la crostata di visciole, molto richiesta,  altri biscotti da forno poco invitanti, che in genere si trovano nel bancone a destra. Poi i semi di zucca o bruscolini, niente a che vedere con quelli molto asettici che si trovano di solito.
Ma il prodotto di punta è la cosiddetta pizza, un panetto morbido ripieno di praticamente ogni tipo di frutta secca. Non fatevi ingannare dalle dimensioni: uno costituisce un pasto completo per una persona, con una quantità di calorie esagerata. D'altra parte è così buono che difficilmente riuscirete a fermarvi prima di averlo finito. Chiedete quelli poco cotti: non illudetevi, poco cotti sono quelli che sono bruciati solo sotto. Comunque non si offendono se li chiedete "non bruciati" o se indicate direttamente l'esemplare che avete scelto. Meglio soldi spiccioli, anche perché il resto è sempre un'incognita. Costa dai 3 ai 4 euro, difficile dire il prezzo al chilo perché la pesatura è l'unico gesto frenetico in un servizio altrimenti più che flemmatico.

osteria del rione


Via Basento, 20 - Tel. 06 8551057
A Roma capita, ed è piuttosto curioso, che l'assenza di novità nei ristoranti sia premiata dal successo di pubblico tanto o anche più della novità.
Esiste infatti un gran numero di trattorie in cui trovare fatalmente sale rustiche e alla mano, il vino verace in brocca, il padrone metà burbero e metà ilare, le cacio e pepe e amatriciana, i saltimbocca alla romana e la cicoria ripassata.
L'osteria del rione è uno di questi locali. Sala da una trentina di coperti, prezzi chiari e ben esposti: 6 euro i primi, 7 i secondi, 3 i contorni e i dolci. Oppure un menu che comprende antipasti,  tre assaggi di primi, grigliata mista, acqua, vino, caffè e la strana grappa con l'uva passa a 20 euro.
Dal punto di vista dei sapori, non direi che valga la pena di venirci da lontano. Ma se vi trovate in zona piazza quadrata e andate in cerca di quella tipologia allora l'osteria del rione la soddisfa in pieno, anche nel nome.

mercoledì 2 marzo 2016

La Focaccia


via Gallarate, 5b
Situato in quella specie di terra di nessuno tra ponte Casilino e piazza Lodi, che spesso inghiotte le attività commerciali, la focaccia, nota anche come focacciotto, dalla sua specialità di punta, oggetto di un piccolo culto, al contrario addirittura raddoppia. Infatti oltre al locale della pizza, ha aperto due porte più in là quello delle birre artigianali. Il negozio di targhe che si trova in mezzo non ha evidentemente agevolato soluzioni più pratiche.

Se si è andati per il focacciotto, si ordina e si paga nel locale della pizza e poi ci si può sedere nella birreria dove viene servito tagliato in 4 parti su una tavoletta e senza posate.
Il focacciotto è una specie di pizza piuttosto piccola con impasto alla napoletana, con grosso bordo (che qualcuno chiama cornicione). 
Probabilmente ne bastano due per un pasto completo, ma dipende certo da quanto bordo mangiate normalmente. Se non vi piace il bordo probabilmente non amerete il focacciotto.
I condimenti sono vari e fantasiosi: amatriciana, salmone e porcini, lardo e provola, melanzane e ricotta salata, purtroppo la parte condita è piccola. Il prezzo di tutti i focacciotti è 3 euro.
Le birre artigianali alla spina saranno anche apprezzate dagli appassionati e vendute a prezzi onesti (4 euro la media) ma contribuiscono a far lievitare il conto.
La pizza al taglio ha un impasto molto soffice e leggero, buoni condimenti e il ragguardevole prezzo di 16 euro al kg.

martedì 19 gennaio 2016

Blue moon - Lima


Jirón Brigadier Mateo Pumacahua 2520, Lince, Lima


Prima di parlare della cucina bisognerebbe parlare del locale: una collezione di bottiglie che pretende di essere la seconda al mondo, gli spazi liberi occupati da una serie di oggetti ispirati al folklore siciliano, a cui non si sottrae neanche il proprietario, con baffi e capelli tinti neri e ciondolo della Trinacria. Il tutto, sebbene abbia i suoi estimatori, dà una idea più di museo che di ristorante. Aggiungiamo anche un nome più da night e un quartiere di Lima che non è dei più sicuri.
Eppure questo ristorante dalla storia cinquantenaria ha un buffet del pranzo straordinario. Trascurate pure il settore pasta (carbonara, lasagne, cannelloni) a meno che non abbiate una nostalgia irrestistibile per l'Italia. Di completamente italiano c'è anche il settore salumi e formaggi e qui, tra pecorini e provole siciliane, salame e prosciutto di orso, ci si stupisce di come una fornitura simile possa arrivare fino in Perù. Ugualmente spettacolare e l'area dei crudi di pesce e del ceviche.
Il prezzo del buffet è di 65 soles, a cui vanno aggiunte le bevande, non a buon mercato. Andateci presto per evitare la folla. A cena diventa molto più caro e solo alla carta.
Buffet del pesce


Sala e buffet









venerdì 8 gennaio 2016

Tanta - Lima

 Pasaje Nicolás de Rivera 142, Lima

Gaston Acurio è un personaggio molto conosciuto nella ristorazione peruviana. Possiede un numero imprecisato di ristoranti, da  "Astrid y Gaston", il top della gamma, a varie catene di, praticamente, tutti i tipi di ristoranti, fino al pollo fritto.

Tanta è la sua interpretazione della tipologia ristorante non troppo formale e non troppo caro, con una carta piuttosto ampia che comprende classici della cucina peruviana e internazionale, e una vetrina di dolci curata e ben fornita.

La formula piace ai peruviani, tanto che in ora di punta capita di fare la fila, e non c'è prenotazione. La catena si trova nei punti più strategici di Lima (dietro Plaza de Armas, nel Larcomar, a San Isidro e Miraflores) e in città come Arequipa e Cusco, oltre che in altri paesi.

Tutti i classici peruviani sono presenti, ceviche, lomo saltado, causa limeña, tamales, sudados e così via, in una versione corretta seppur asettica. A conoscerlo, in un posto più verace si troverebbero sapori più decisi. Tanta, però, è un posto ideale per mangiare il primo giorno in Perù, o anche l'ultimo, o quando si vuole andare un minimo sul sicuro.

Servizio molto affettato a scapito della velocità, come è uso in Perù.
Ceviche

Causa Limeña


Prezzi da 20 a 40 soles per i piatti, a seconda se sono considerati entreè o piatti principali, 15 i dolci (spettacolare il suspiro alla limeña), care le bevande, con birre (da 33) intorno ai 10 soles e coppe di vino a partire da 22.
A Madrid, Barcellona o Chicago naturalmente i prezzi sono in linea con il mercato locale, quindi molto più alti.