via giulio antamoro, 80
Il segreto meglio custodito della ristorazione romana: un posto dove mangiare, ad esempio, Prugne croccanti farcite di foie gras e pinoli su iceberg con vinaigrette al passito di pantelleria, Gnocchi di semola verdi con foie gras, gorgonzola e pere, Paccheri ai frutti e verdure di mare , pomodoro fresco e limone candito, Maialino da latte con cipolle di tropea e mela annurca, un vino adeguato, e pagare una settantina di euro in due. Dov'è il trucco? Intanto la posizione è piuttosto scomoda, in un quartiere improbabile in zona bufalotta, l'arredamento è così così e i tavoli sono più stretti di quanto ci si aspetterebbe in un posto così.
Però la cucina è superba (ci sono anche piatti di formaggi e salumi, ma lì si va per la cucina creativa), la carta dei vini sterminata e, soprattutto, il conto amichevole.
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