martedì 25 agosto 2015

Locanda Magno - Aulla


prima si chiamava locanda Girardengo - Piazza corbani, 1

Aulla passa per essere una delle meno attraenti città della Toscana e difficilmente farete un viaggio per visitarla, a meno che non siate appassionati di stranezze: di quelle, dal monumento a Craxi alla meridiana per Pantani, Aulla ne è piena.
Se comunque vi capiterà di passare da quelle parti, potrete assaggiare i panigacci, la cui paternità è condivisa con la vicina Podenzana. Dischi di pane non lievitato (sì, ci sono anche in altri posti con nome diverso) cotto al forno in una teglia chiamata testo, di una quindicina di centimetri di diametro, possono essere combinati per fare una cena completa. Alla locanda Magno sono fatti a vista e consegnati caldi di continuo.
Il menù panigacci  prevede un tris di panigacci bolliti in 3 salse (pesto, pomodoro, burro) e poi al forno, a volontà, con salumi, stracchino e gorgonzola. Infine alla nutella come dessert, il tutto a 17 euro bevande incluse. Altrimenti menu tagliata, che sostituisce i primi.
Sala animata più adatta all'inverno, anche per la presenza del forno. 

venerdì 21 agosto 2015

Osteria la Colomba - Castellaro Lagusello

via Castello, 4 - Tel. 0376 88977

Una deliziosa osteria familiare con un bel giardino all'ombra di un glicine, in un altrettanto delizioso borgo medievale, Castellaro Lagusello.
Aggiungere anche un servizio cordiale e premuroso ed ecco che le condizioni ambientali sono praticamente ideali.
La cucina comunque non sfigura. Noi abbiamo assaggiato dei tortelli di zucca con burro e salvia (8 euro) ben fatti e una bistecca di cavallo con crema di capperi e polenta alla brace  (11 euro) tenera e cotta al punto giusto. Il menù prevede altri primi tradizionali come i capunsei e i bigoli con le sarde e carne alla brace e pesce di lago come secondi. Buon vino della casa (4,50 il mezzo litro), rosso Merlot o bianco Tocai e discreta lista di bottiglie.

martedì 18 agosto 2015

Quin - Crema

Via Racchetti 8  - Tel  0373 257961

Crema ha una tradizione gastronomica leggendaria, dando il nome ai tortelli (cremaschi), al formaggio salva (cremasco) e al salame (cremasco), ma è straordinariamente più complesso del previsto assaggiare queste specialità in un ristorante della città.
Quasi tutti consiglieranno il Quin, in posizione centrale vicino al duomo  ma leggermente nascosto.
E qui, pur in un menu non molto esteso, i piatti tradizionali ci sono tutti.
Antipasto con salame salva e peperoni,  tortelli, gnocchi, di secondo gamberi di fiume e qualche dolce.
Tutto sugli 11-12. Dolci 5.
Arredamento curato, servizio imballato. Tortelli corretti ma immersi in troppo burro.

martedì 11 agosto 2015

Trabant bar

Piazzale Prenestino, 26

Locale al centro di una rumorosa polemica del mondo internet-gastronomico a causa di un evento con cena offerta che non ha poi ricevuto in cambio le incensazioni richieste.
Siamo quindi andati a vedere la situazione di persona.
La trabant, con targa ungherese, c'è davvero, nel giardino oasi di relativa tranquillità in un triangolo infernale di tangenziale, Prenestina e ferrovia.
Interno piccolo che unisce convenientemente riferimenti all'ostalgie con poster sovietici ad arredamento shabby o semplicemente demodè.
Il menù offre taglieri, hamburger, polpette, in triplice versione onnivora, vegetariana o vegana, piatti del giorno, e da bere birre artigianali o vini al calice.
Il tagliere di salumi, dichiarato un po' troppo generosamente per due persone, a 10 euro, fa rimpiangere quelli nella vicina isola pedonale che, un po' più piccoli e della stessa qualità, costano la metà.
Le polpette si ispirano, con qualche incertezza, alla cucina casalinga.
Per il tagliere, le polpette e 2 birre alla spina abbiamo speso 26 euro, che per l'aperitivo è un po' troppo.
Servizio volenteroso ma lento.


martedì 4 agosto 2015

Trattoria della suburra

via Urbana, 67/69 - Tel. 06486531
Trattoria della suburra è un locale storico del rione monti, risalente a prima della trasformazione del quartiere in zona della movida, però si è adeguato bene ai nuovi tempi con un menu in quattro lingue e un'area all'aperto tra le migliori della zona.
Il menù offre piatti tradizionali romani e nazionali più pizza e un tavolo molto vintage di antipasti a buffet.
La pizza non è sicuramente il loro piatto forte, con un impasto secco e biscottato. Un po' meglio vanno i primi, con gricia e amatriciana accettabili, e i saltimbocca alla romana. Accettabile anche il vino della casa a 9 euro il mezzo litro, le bottiglie, non molte, partono da prezzi contenuti.
Per tre primi (9 euro), una Margherita (6 euro), saltimbocca (13 euro), insalata, vino e acqua abbiamo pagato 68 euro.
Attenzione alla voce pane e grissini nel conto, ben 7,50 (5 per una quantità - secondo loro - di 1,5).
In ogni caso a monti resta un posto che permette di salvare relativamente il portafogli.