martedì 1 aprile 2025

Indian coffee house - Thiruvananthapuram

opp. Railway Station Overbridge, Thampanoor
La storia di questa catena è leggendaria. Aperta nel periodo coloniale per i cittadini indiani, a cui non era permesso entrare nei locali riservati agli inglesi, dopo l'indipendenza, negli anni '50,  era destinata a chiudere per fine missione ma, con il sostegno politico del segretario del partito Comunista indiano, fu trasformato in cooperativa e prosegue oggi l'attività con i lavoratori che sono anche proprietari. Caffè, colazione e pasti economici sono serviti tutto il giorno da camerieri in appariscente divisa. Esistono circa 400 locali in tutta l'India (e in Pakistan), quello di Trivandrum è uno dei più stravaganti, progettato dal famoso architetto anglo-indiano Laurie Baker, una torre rotonda con i tavoli in marmo disposti su una rampa a spirale. Il menu comprende un centinaio di voci a prezzi incredibilmente bassi (al massimo 150 rupie, ben sotto i due euro) per pietanze che vanno dal caffè della mattina alla cena, per una sosta tranquilla prima di rituffarsi nel caos della città.

Menu

Esterno

Interno
 

 

giovedì 6 marzo 2025

Rosti

via Bartolomeo D'Alviano, 65
Aperto da almeno una decina d'anni, e quindi aspirante alla qualifica di "storico", vista la durata media dei locali del quartiere, Rosti ha sempre goduto di una buona fama, sia sui media, legacy e nuovi, sia nel passaparola. Difficile dire se la fama era dovuta alla buona cucina, al grande giardino, alla politica baby friendly, agli orari di apertura estesi, da colazione a cena, alla parentela con Primo (si diceva fosse uno spin off), altro locale famoso e ormai defunto o a chissà che altro. Essendo un po' allergico alla buona fama, avevo finora resistito senza problemi alla curiosità di scoprirlo. Dopo la visita devo ammettere di non aver trovato il motivo. Certo, del menu con almeno tre sezioni (pizza e fritti, hamburger e piccola lista di primi e secondi) posso dare un parere solo su pizza e fritti, non male ma senza picchi. I fritti però sono piuttosto originali, dalla bombetta di pulled pork al tramezzino broccoli e salsiccia. Birre artigianali e vini piuttosto cari. Sparito il piatto svizzero che dava il nome al locale. Arredamento funzionale e servizio piuttosto andante. Pizze intorno ai 10 euro, hamburger intorno ai 15.

giovedì 20 febbraio 2025

Regoli

via dello statuto,60 - Tel. 06 4872812
Molti anni fa, Regoli era una apprezzata pasticceria di quartiere, dal servizio un po' affettato e una vetrina molto allettante, piena di dolci giganti alla panna. Oggi, con i social, l'overtourism e qualche titolo di miglior maritozzo di Roma elargito da autoproclamati esperti social e instagrammer, la fila nei periodi di punta può arrivare a riempire quasi tutta via dello Statuto; inoltre ha aperto anche un bar vero e proprio, in un locale a fianco (dove trovare un tavolo libero è un'impresa) e il maritozzo ha raggiunto la ragguardevole cifra di 4,50 euro (lo stesso praticamente di tutti gli altri dolci, del resto). L'impasto è sempre morbido e la panna è sempre abbondante e buona come da ricordi. E' cambiato il locale, siamo cambiati noi, il maritozzo (se i ricordi sentimentali non ci fanno un brutto scherzo) è rimasto più o meno uguale. Per cambiare, o se è finito, provare la bavarese o, cambiando totalmente tipologia, il maritozzo quaresimale.

giovedì 13 febbraio 2025

Mi 'ndujo

 Via catania, 79 e altre 6 sedi a Roma
Il franchising calabrese, nato a Cosenza, ha conquistato una certa fama anche a Roma, grazie alla sua formula di fast food di qualità, con pane fresco, patate tagliate a mano e ingredienti calabresi. Un po' di folklore nel menu, con nomi di luoghi o frasi tipiche calabresi, fa il resto. I prezzi sono leggermente più alti dei fast food tradizionali (anche se si può approfittare dei coupon sconto che si trovano sui social), la qualità degli ingredienti in qualche caso è superiore, specie se assaggiato singolarmente invece che ammucchiato insieme agli altri nel panino. Resta però una esperienza da fast food, con un locale rumoroso e non troppo accogliente, vassoio da ritirare al bancone, involucri usa e getta, il tutto spinge a mangiare in fretta e uscire. Menu sui 12 euro.

sabato 1 febbraio 2025

Mozzichi pret-a-porter

via del Pigneto, 67 - tel. 392 4720726
La moda un po’ inflazionata dello street food e del cibo popolare di Roma ha almeno il merito di aver generato una serie di ibridazioni e prodotti creativi. Al Pigneto c’è un locale che offre almeno due idee abbastanza inedite: una sono i maritozzi salati conditi con le classiche salse da scucchiaiare e  la seconda sono i fritti con bastoncino tipo gelato.
Meno stravaganti sono gli stessi intingoli che vanno sul maritozzo serviti al piatto e i piatti di pasta. L’assaggio del maritozzo salato (a partire da 7 euro)  ci ha lasciati un po’ perplessi, perché la consistenza del maritozzo si sposa male con il condimento (polpette all’amatriciana, pollo alla cacciatora, polipetti alla Luciana, burrata e acciughe), è difficile da mangiare perché scola facilmente, ci sono parti meno condite e finisce in tre morsi. Si finiva quindi a guardare con invidia gli abbondanti piatti di primi a 8,50 che arrivavano ai (pochi) altri tavoli sgabellati. Le bevande si scelgono direttamente al frigorifero, oltre alle birre artigianali c’è una beck’s salva portafoglio a 2.50.

mercoledì 22 gennaio 2025

Bordo

via Giovanni de Agostini, 80 - tel. 06 97603214
Bordo al Pigneto è una pizzeria di recente apertura e notevole successo, nonostante sia defilata rispetto alle strade più trafficate del quartiere. Ha diversi ambienti: la parte coperta è piuttosto piccola e poi ci sono zone ricavate con copertura diciamo eclettica; sarebbe interessante sapere cosa c'era prima della pizzeria, probabilmente un'officina meccanica. Le pizze partono da 7,5€ fino ai €10 i tipi tradizionali, la creatività si esprime combinando ingredienti della cucina napoletana come il tarallo sbriciolato o la ricotta, sopra la pizza. Il bordo che dà il titolo al locale è effettivamente notevole, per grandezza e, per quelli che non lo scartano, per bontà. Le pizze sono di tipo napoletano piuttosto buone, anche negli antipasti c'è una certa creatività che si esprime ad esempio con la - bella da vedere - crocchetta di patate ripiena di miele e noci con una forma che richiama il maritozzo. Le birre sono solo artigianali (e il conto lievita) ma la nota dolente invece è la disorganizzazione: nonostante gli ordini siano presi in maniera informatizzata, nel fine settimana a causa dei molti coperti si trovano a fare molte pizze nello stesso momento ed è facile vedere i numerosi e anche gentili camerieri vagare per il locale con pizze o bicchieri che non sanno dove portare. Conto sui 20 euro a testa.

martedì 10 dicembre 2024

Trattoria del Centro - Camino

via del Centro 13 Camino - Tel. 388 4946797
Non si capita per caso alla Trattoria del Centro. E' situata in una frazione di Camino, Castel San Pietro, in cui c'è poco altro, e dove finisce (o comincia) il Monferrato, e dall'altra parte a pochi chilometri c'è il Po. Probabilmente quindi ci si arriva per la fama del fritto misto, specialità della casa. Che costituisce il piatto forte del menu fisso. Salumi locali, peperoni in bagna cauda, carne cruda, fritto misto, dolce e caffè a 35 euro. Aggiungendo gli agnolotti il prezzo è 40. Si arriva a 50 aggiungendo "un secondo"

Fritto misto

Peperoni in bagna cauda

, ma già la vaghezza suggerisce che pochi lo facciano. A parte le bevande con una carta dei vini piccola ma curata, con molti dei vini che sono prodotti nel comune, e il resto poco lontano, con bottiglie da 12 euro in su. Gli antipasti sono eccellenti, specialmente carne cruda e bagna cauda, così come il bonet finale. Nel fritto misto, comunque di qualità, lascia perplessi la quantità ridotta di pezzi salati (cervello, animelle, fricassà, ecc) rispetto a quelli dolci (amaretti, mele, semolini).
Locale d'altri tempi, con una sala immensa che viene allestita alla bisogna, servizio cordiale, apertura solo nel fine settimana.