mercoledì 18 giugno 2025

Loja das conservas - Lisbona

 tv. cotovelo, 6  
Lisbona negli ultimi anni ha sofferto un po' l'overtourism, anche se per ora le scritte (o le pistole ad acqua) contro i turisti sono in numero minore che in altre città. Se lo sommiamo ad alcuni vecchie piaghe dei ristoranti della città, come i buttadentro o i piattini apparentemente offerti a inizio pasto che poi si trovano nel conto, inesorabilmente il conto dei ristoranti sarà sensibilmente più alto del previsto, anche in relazione ai parametri economici del paese, a meno che non ci si adatti a mangiare nei centri commerciali.
Per non essere spennati, uno dei modi è mangiare in questo ristorante, che è collegato a un omonimo negozio di conserve di pesce, a sua volta meno caro di quelli che si trovano nei punti più turistici. Il ristorante è in centro, tra il Cais do Sodré e praça do Comercio, ma in una stradina dove non è facile passare. Non è chiaro fino a che punto si spingano le sinergie tra negozio e ristorante, se anche nell'antipasto misto della casa al centro fa bella mostra una scatoletta di sardine. Di fatto il menu ha piatti attraenti (alcuni scenografici, come le sardine o lo chouriço flambè), mai al di sopra dei 10/12 euro con la possibilità di assaggiare varie cose e cavarsela con un conto amichevole. Purtroppo non c'è il vino della casa, ma anche la birra è a buon mercato.

Ventresca

Sardine flambé

Antipasto misto (con sardine)



chouriço flambé


lunedì 9 giugno 2025

Da Domenico

Via Attilio Zuccagni Orlandini, 6
È una trattoria storica cambiata pochissimo nel corso degli anni. Una sala poco ariosa, con tv accesa, più una parte scoperta, quasi un giardino, nella parte più periferica di via del pigneto, ben lontana dalla movida dell'isola pedonale. Ci sono ancora il servizio brusco e il vino rosso a temperatura frigo. Eppure il successo è sempre alto; il giovedì, giorno canonico per i famosi gnocchi, si rischia la fila anche a pranzo. Gli gnocchi, dicevamo, che hanno meritato anche una poesia di Marco Lodoli, oltre che innumerevoli menzioni social, non sapremmo dire se sono i migliori di Roma, certo è che il condimento è abbondante (spuntature o coda, di solito) e la porzione è generosa. Se non è giovedì, ci sono altri primi, ve li potete immaginare, e carne alla brace. I piatti del giorno sono scritti alla lavagna.
 

Gnocchi al sugo di coda alla Vaccinara

mercoledì 28 maggio 2025

Mr. pling

 via Buonarroti, 47

C'è stato un tempo in cui tutti i ristoranti cinesi avevano arredamento kitsch e prezzo economico, mentre quelli giapponesi avevano arredamento minimalista elegante e conto salato. Poi il tutto si è mescolato (secondo molti da quando i ristoranti giapponesi sono gestiti da cinesi). In più c'è stata la rivisitazione in chiave gourmet dei ravioli cinesi. Tutta questa trasformazione ha creato degli ibridi sorprendenti, uno di questi è Mr. Pling. Ravioli preparati a vista, ma anche ramen, riso e vari piatti cinesi, arredamento "alla giapponese", tablet per le ordinazioni, prezzi amichevoli "alla cinese".
A meno che non vogliate cimentarvi nella sfida piccante, 10 ravioli super piccanti da mangiare in 10 minuti mentre il cameriere vi filma (il premio in caso di successo dovrebbe essere uno sconto nella prossima visita), se siete andati lì per i ravioli, ne troverete di carne, pesce, vegetariani, trasparenti tutti dai 5 ai 7 euro. Il resto del cibo e le bevande sono a prezzo modico, per un conto e una qualità in stile ristorante cinese. 

Ravioli misti

 

 

mercoledì 21 maggio 2025

Vecchia Roma

via Ferruccio 12
La trattoria più amata dai turisti stranieri, forse. In realtà non abbiamo dati sufficienti per attribuire questo titolo, certo è che stupisce abbastanza vedere le file chilometriche fuori al locale in una zona, pur in centro e con la metro a due passi, dove non ci sono troppe attrazioni per i turisti. Che vanno probabilmente per la scenografica amatriciana flambé, cioè mescolata sulla fiamma nelle forme di pecorino. Il servizio è a misura di turista, efficiente e cordiale.
E chi non è turista, perché dovrebbe andarci? Se è vero che i prezzi sono abbastanza alti, ma non esagerati, alla fine i piatti sono abbastanza corretti. L’amatriciana flambé (13 euro), anche senza scena davanti a noi, era molto buona, mentre il carciofo alla giudia era coriaceo e privo di gambo. Nel menu anche pizze e carne alla brace.

mercoledì 14 maggio 2025

Dar Filettaro a Santa Barbara

 Largo dei Librari, 88 - Tel  06 6864018

Posto storico e piuttosto mitico, in una piazzetta su via dei Giubbonari, dietro campo de' fiori, si può dire che tutti i romani ci sono passati almeno una volta a mangiare al volo un filetto di baccalà. In una visita recente, abbiamo trovato con piacere che il posto è rimasto quello di una volta, a parte forse un ritocco ai prezzi e camerieri avvezzi ai turisti stranieri. Il filetto di baccalà, gigante, costa 7 euro. C'è chi lo compra da passeggio, con un semplice tovagliolo, ma per chi si siede ai tavoli si può aggiungere un antipasto freddo (ad esempio burro e acciughe) sui 6 euro, un contorno (6 euro) o un dolce, per un veloce pasto quasi completo ma comunque a buon mercato. Il vino della casa è 6 euro il mezzo litro. Il servizio è cordiale ma ha il compito di sparecchiare velocemente e favorire la liberazione del tavolo per i prossimi.

venerdì 11 aprile 2025

Boccione

 via del Portico d'Ottavia, 1 - tel. 06 6878637
Ne avevamo già parlato qui, ma nel novero dei posti storici che rimangono più o meno uguali e una visita recente impone di riparlarne. Aperto da quando nel ghetto c'erano solo lui e Giggetto, da una famiglia (si dice) gentile, ma che osservava gli orari e i giorni di apertura ebraici. Forno senza insegna e dai pochi prodotti, sono cambiati solo i turisti in fila e i prezzi. Il resto è praticamente tutto uguale. La fila, i prodotti bruciacchiati, le signore brusche, la pesata fulminea a cui corrisponde un prezzo inevitabilmente tondo. Molti vanno per la torta ricotta e visciole, che va via presto ed è integrata da quella ricotta e cioccolato, ma la nostra madeleine è sempre stata la cosiddetta pizza ebraica, un panetto impastato con canditi, frutta secca e nocciole. Qualcuno dice che è meno condita di una volta, ma forse questo non è un difetto, visto che una volta riuscivano a finirla solo gli stomaci più capienti. Il prezzo, dicevamo, un esemplare di pizza ebraica ci è costato 4 euro, per un prezzo al kg, se abbiamo visto bene, di 25 euro.

sabato 5 aprile 2025

Trattoria dell'Ardito

Piazza dei Navigatori, 46 - Tel.  06 5122208
Dal 1931 a piazza dei Navigatori, a metà tra Garbatella e Tor Marancia, all'esterno tutto suggerisce una trattoria vintage, dal nome all'insegna e alla costruzione. All'interno, piacevole sorpresa, un servizio attento e cordiale e un menu con tutti i piatti del quinto quarto e della tradizione, dai rigatoni con la pajata alla coda alla vaccinara, la trippa e la coratella. Non saranno i migliori della vostra vita ma le porzioni sono generose e i sapori sinceri. I prezzi, per il 2025, sono piuttosto moderati: si parte da 10 euro per i primi e dai 15 per i secondi. C'è una piccola carta dei vini ma il vino della casa, passabile e imbottigliato a partire dai 375ml, permette di abbassare il conto. Se ne parla bene, ma non abbiamo provato le pizze e il giardino estivo.

Rigatoni con la pajata

Coda alla vaccinara