via principe Eugenio, 82 - Tel 06 4872732
I ristoranti cinesi si assomigliano un po' tutti, con gli arredamenti pesanti, i menu estesissimi con più o meno gli stessi piatti, il servizio volenteroso e cortese.
E' quindi del tutto sorprendente la fama che circonda Hang Zhou, noto anche come Sonia, dal nome della attivissima proprietaria. Se ci si va nel fine settimana la fila è assicurata (solo per gruppi numerosi è possibile prenotare). Inizialmente si trovava a Monti, poi si è spostato all'Esquilino.
Il successo è partito dal passaparola, poi sono arrivate le guide, infine le comparsate in tv.
E' all'altezza della sua fama? Il locale non differisce dall'arredamento tipico dei ristoranti cinesi, se si escludono le foto dei Vip appese alle pareti. Anche il menu è quello usuale, anche se sezioni curiose come "i piatti del buon cuoco" si aggiungono ai consueti paragrafi per pollo, maiale, gamberi. I prezzi sono un po' più alti rispetto alla media dei ristoranti cinesi di Roma, gli antipasti costano da 2 a 5 euro, i piatti da 5 a 10 euro.
Il servizio è un po' ansiogeno, prendere gli ordini e sparecchiare viene fatto in velocità, si presume per liberare il tavolo il più presto possibile. I piatti ordinati tendono ad arrivare uno alla volta, non si capisce bene se sia voluto, comunque permette di assaggiare tutto con calma.
Per quanto riguarda i sapori, con la premessa che i le reminiscenze dei viaggi in Cina sono lontane e il paragone si fa con i ristoranti cinesi di qui, bisogna dire che i fritti sono molto asciutti e croccanti, con menzione speciale per la frutta caramellata, gli stufati ci sono invece sembrati un po' blandi.
I ristoranti cinesi si assomigliano un po' tutti, con gli arredamenti pesanti, i menu estesissimi con più o meno gli stessi piatti, il servizio volenteroso e cortese.
E' quindi del tutto sorprendente la fama che circonda Hang Zhou, noto anche come Sonia, dal nome della attivissima proprietaria. Se ci si va nel fine settimana la fila è assicurata (solo per gruppi numerosi è possibile prenotare). Inizialmente si trovava a Monti, poi si è spostato all'Esquilino.
Il successo è partito dal passaparola, poi sono arrivate le guide, infine le comparsate in tv.
E' all'altezza della sua fama? Il locale non differisce dall'arredamento tipico dei ristoranti cinesi, se si escludono le foto dei Vip appese alle pareti. Anche il menu è quello usuale, anche se sezioni curiose come "i piatti del buon cuoco" si aggiungono ai consueti paragrafi per pollo, maiale, gamberi. I prezzi sono un po' più alti rispetto alla media dei ristoranti cinesi di Roma, gli antipasti costano da 2 a 5 euro, i piatti da 5 a 10 euro.
Il servizio è un po' ansiogeno, prendere gli ordini e sparecchiare viene fatto in velocità, si presume per liberare il tavolo il più presto possibile. I piatti ordinati tendono ad arrivare uno alla volta, non si capisce bene se sia voluto, comunque permette di assaggiare tutto con calma.
Per quanto riguarda i sapori, con la premessa che i le reminiscenze dei viaggi in Cina sono lontane e il paragone si fa con i ristoranti cinesi di qui, bisogna dire che i fritti sono molto asciutti e croccanti, con menzione speciale per la frutta caramellata, gli stufati ci sono invece sembrati un po' blandi.
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