Via Giovanni Branca, 88 - Tel 06 43419624
Qualcuno lo mette nella categoria (fortunata, da qualche tempo) dello street food, ma il trapizzino è più che altro una buona idea di marketing. Fondamentalmente è un impasto di pizza alto e ben lievitato tagliato in diagonale perché abbia una forma triangolare. Nel lato più lungo si fa un taglio che formi una specie di tasca in cui inserire il condimento. L'inventore, Stefano Callegari, spiega volentieri, nei vari eventi o nei siti gastronomici, che l'idea gli è venuta pensando a come associare alla pizza gli intingoli piuttosto densi della tradizione romana e italiana. Il resto è tutta imprenditoria e design. Il trapizzino una volta preparato è confezionato in un incarto a mo' di cappello o barchetta e appoggiato su una sorta di griglia in metallo. I condimenti, se si esclude l'estroso "doppia panna" con stracciatella di bufala e alici del cantabrico, sono piuttosto densi: pollo alla cacciatora o con peperoni, picchiapo', bollito in salsa verde, polpette, zighinì. Per la forma del trapizzino il condimento tende a ridursi man mano che ci si avvicina alla fine. Il prezzo del trapizzino è di 3,50 euro, non esattamente basso, considerando le dimensioni: appetiti robusti ne richiedono almeno un paio, oppure le offerte accessorie, supplì a 2 euro o polpetta fritta a 1,50. Da bere i colossi delle birre artigianali, birra del borgo e baladin (4 euro), ichnusa (3 euro) o moretti (2 euro) oppure bicchiere di vino (1,50 euro). Il locale capostipite a Testaccio è nel classico stile casual-chic, ma il brand trapizzino ha altri cinque locali a Roma più altri sparsi per il mondo.
Nessun commento:
Posta un commento